Tonico per il viso: usi, utilità e come prepararlo in casa

Tonico per il viso: usi, utilità e come prepararlo in casa
Tra tutti forse il tonico per il viso è uno dei cosmetici meno utilizzati, forse perché ancora non se ne conoscono i reali benefici. Il tonico infatti svolge l’importante funzione di ristabilire il ph della pelle e mantenerne inalterato il grado di umidità affinché rimanga morbida e idratata, aiuta a eliminare residui trucco, detergente o latte struccante, donando un piacevole senso di freschezza e pulizia immediato. Sul periodo medio-lungo invece la pelle risulterà più omogenea e meno stressata.
Inoltre se arricchito con adeguate sostanze attive il tonico può essere di per sé un valido e importante  alleato cosmetico nella nostra eterna lotta a inestetismi quali acne, pori dilatati, punti neri, secchezza o pelle grassa (a seconda della propria predisposizione).
 Va da sé che per fare questo il prodotto deve poter permanere sulla pelle senza essere risciacquato altrimenti questi attivi così carini verranno semplicemente lavati via dopo poco e il loro effetto sarà pressoché nullo. Quindi no le acque micellari non sono tonici adatti a questo utilizzo, così come soluzioni contenenti tensioattivi o alcool.
Il tonico può essere adoperato vaporizzandolo direttamente sul viso e lasciandolo asciugare, tamponando con dei dischetti di cotone o di microfibra, può essere aggiunto a maschere viso all’argilla al posto della normale acqua e ancora utilizzato come maschera da solo imbvendo panni di cotone da lasciare sul viso per 15/20 min.
In commercio esistono sicuramente validi prodotti ben formulati che assolvono egregiamente questa funzione e di cui magari vi parlerò in un prossimo post dedicato. Per chi invece come me avesse la passione dello spignatto o semplicemente volesse provare delle alternative ai prodotti in commercio ecco alcuni pratici suggerimenti.
Intanto puntualizziamo una cosa che mi preme parecchio: si possono utilizzare infusi vari come tonici? NI. In che senso? Speso vengono consigliati da svariate fonti sul web e di per sé, a seconda del tipo di infuso (camomilla, lavanda, rosmarino, etc..) assolvono la loro funzione. Bisogna però fare attenzione perché quello che spesso non viene specificato o appena sorvolato è che tali infusi senza conservante diventano, nel giro di una settimana al massimo e sempre conservati in frigorifero, terreno fertile per proliferazioni batteriche. Ma anche qualora si decidesse di utilizzare uno dei vari sistemi di conservazioni utilizzati per spignatto è importante sapere che gli infusi si ossidano nel giro di un paio di giorni rilasciando radicali liberi. Per cui andrebbero fatti in quantità tale da essere utilizzati al momento o comunque nell’arco delle 24/48 ore. Personalmente non apprezzo gli infusi, sia per un discorso di praticità che di efficienza in quanto mi trovo decisamente meglio con tonici realizzati con idrolati e attivi specifici alle mie esigenze.
Veniamo quindi alle ricette!
Tonico astringente semplice
Idrolato di Hamamelis 50g
Idrolato di Salvia 40g
Sale fine 10g (facoltativo in caso di pelle tendenzialmente delicata)
Questo tonico seppur nella sua semplicità risulta molto efficace per le proprietà astringenti dell’Hamamelis che risulta uno dei migliori alleati nella cura della pelle perchè agisce come sebo-regolatore, affina la grana della pelle e la rende più liscia e uniforme.  La salvia oltre a possedere in misura minore capacità astringenti è ottima per disinfettare la pelle senza aggredirla, quindi funzionale anche in caso di acne. Infine il sale potenzia le capacità disinfettanti e purificanti  ed è conosciuto sin dall’antichità per la sua proprietà cicatrizzanti, aiuta a seccare i brufoli e a levigare la pelle, donandole un aspetto più sano e luminoso.
Tonico idratante e lenitivo
 
Idrolato di Fiori di Arancio 40g
Idrolato di Malva 30g
Idrolato di Calendula 25g
Glicerina 2g
Pantenolo 2g
Allantoina 0,4g
Cosgard (conservante idrosolubile) 0,6g
Personalmente non ha grossi problemi di pelle, mai avuto acne  ma solo un po’ di punti neri nella malefica zona “T”. Utilizzo questo tonico da molti mesi ormai alternandolo a uno più astringente e mi trovo splendidamente. Spesso, specialmente in estate quando la mia pelle tollera poco prodotti cosmetici pesanti,  non sento neanche la necessità di utilizzare dopo questo una crema idratante. Questo spignatto può essere riprodotto sostituendo gli idrolati a seconda delle proprie esigenze e necessità scegliendo quelli che per caratteristiche più soddisfano le nostre esigenze, scegliendone anche solo due e distribuendo le percentuali tra di essi. A tal proposito in basso vi lascio una tabella dei principali idrolati utilizzati,anche se ce ne sono molti altri i commercio, con proprietà e consigli d’uso.
Tonico per pelli grasse e acneiche
Idrolato di Salvia 60g
Idrolato di Hamelis 32g
Estratto glicerico di bardana 5g
Pantenolo 2g
Allantoina 0,4g
Cosgard (conservante idrosolubile) 0,6g
Questo tonico sia per la tipologia di idrolati scelti sia per la presenza dell’estratto di bardana è perfetto per pelli grassi e acneiche. La bardana infatti ha specifiche proprietà antiseborroiche, dermopurificanti e antibiotiche.
Il mio lunghissimo post è concluso… spero sia stato chiaro ed esaustivo e soprattutto possa essere d’aiuto. Se avete domande, dubbi o suggerimenti non esitate a lasciare un commento o a contattarmi.
Un abbraccio,
Elisa
Ringrazio il Forum di Lola, Sai cosa ti spalmi, Promiseland.it, Nononsensecosmethic.org, My-personaltrainer.it e Wikipedia per le informazioni a cui permettono continuamente di attingere e che sono per me una costante fonte di ispirazione

1 Comment

  • ROSSANA ROSI Posted 10 Maggio 2015 17:27

    Bellissimo questo post. Anche perché chiarisce un pochino il discorso degli infusi. Avrei una domanda da farti circa l'utilizzo del sale nel primo: si aggiunge semplicemente del sale fino ai liquidi e si mescola finché non si è sciolto, giusto?
    Grazie mille

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